L'hanno definito il cuore verde di Torino, il parco del Valentino si trova nel Quartiere di San Salvario, vicino al centro storico. Con i suoi 421.000 mq di estensione è un luogo magico dove cultura, eventi e natura vanno a braccetto. Nel 2014 è stato eletto da TripAdvisor il parco italiano più apprezzato dai turisti. per noi è una meta obbligata quando andiamo in visita a Torino.
Cosa trovi in questo articolo:
1. Dove si trova
2. Cenni storici del parco
3. Flora e fauna
4. Le opere artistiche
5. Il borgo medievale e la rocca
6. Il castello del Valentino
7. Attrezzature e servizi
8. Dove sostare in camper
9. Come si arriva al parco del Valentino
1. Dove si trova
Il parco del Valentino si trova lungo le rive del fiume Po, confina a nord con i Corso Vittorio Emanuele (dove terminano i Murazzi), a ovest con Corso Massimo d'Azeglio e a sud proseguendo lungo il Po si arriva a Moncalieri.
2. Cenni storici del parco
Le sue origini risalgono alla seconda metà del 1600, quando a Torino iniziò un intensa fase di urbanificazione. L'origine del nome invece è incerta, probabilmente risaleai primi insediamenti romani: pare vi fosse un antica cappella titolata a San Valentino che conservava parte delle reliquie del santo patrono degli innamorati. Non si sa che fine abbia fatto la cappella, ma le reliquie furono portate nella vicina chiesetta di San Vito.
L'area fu poi abitata da nobili, nel 1630 venne costruito l'omonimo castello che era usato dai Savoia come residenza estiva, e nel XIX secolo iniziarono le varie modifiche che lo portarono ad essere l'attuale parco.
3. Flora e fauna
Nel parco del Valentino si trovano circa 1800 alberi ad alto fusto (faggi, pioppi, aceri, salici, tigli, ginko biloba, sequoie olmi, querce, platani...), alberi da fiore e un migliaio di cespugli di rose.
Circa la metà della superficie del parco è su terreno erboso dove durante l'anno fioriscono varie specie floreali: le bulbose in primavera, le stagionali estive, i crisantemi in autunno e i fiori resistenti al freddo invernale.
Una ulteriore attrazione sono i animali fluviali: aironi cinerini, germani reali, folaghe, qualche svasso, le gallinelle d'acqua, le anatre.
Tra i rapaci possiamo vedere volare il nibbio bruno, ma anche gabbiani e cornacchie,
Al Borgo Medievale vive una nutrita colonia di rondini e al giardino roccioso potrai divertirti a vedere gli scoiattoli, se porti delle noccioline vengono a mangiare direttamente dalla tua mano.
4. Opere artistiche
Tante sono le aree e le opere all'interno del parco:
La fontana dei 12 mesi, o dei Ceppi: una grande vasca in rococò circondata da 12 statue che rappresentano i 12 mesi dell'anno costruita per l'expo nel 1898
Monumento all'artigliere: è l'arco trionfale all'ingresso nord tra corso V. Emanuele II e Ponte Umberto I,
Statua equestre dedicata ad Amedeo I, primo duca dei Savoia-Aosta sulla piazzetta d'ingresso del percorso floreale di fianco a Torino esposizioni
Statua di Massimo d'Azeglio e dei busti dedicati uno ad Ascanio Sobrero, il chimico scopritore della nitroglicerina, uno a Cesare Battisti e quello di Nino Costa
Dopo il 2001 tutto il parco è stato riqualificato ed arricchito di nuove opere artistiche moderne come ad esempio la famosa panchina innamorata, e i percorsi sensoriali nel giardino roccioso.
Al Parco del Valentino si tengono anche esposizioni nazionali ed internazionali tra cui il salone internazionale del gusto, e la versione torinese dell'Ocktoberfest
5. Il borgo medievale e la rocca
Una delle attrazioni principali del Parco del Valentino è il Borgo Medievale. Le costruzioni del borgo si ispirano agli edifici del 1400, è stato costruito nel 1884 come padiglione dell'esposizione generale italiana su idea di Alfredo d'Andrade. La prima pietra fu posata il 6 giugno del 1883 e nel 1884 rocca e borgo vennero inaugurati.
Inizialmente a fine expo era destinato alla demolizione, fortunatamente nel 1942 divenne museo a cielo aperto dedicato all'architettura medievale.
Il Borgo medievale si erge su un area di 8'500 metri quadrati, è un quadrato leggermente irregolare, il lato sul Po è più lungo.
E' una riproduzione piuttosto fedele di un tipico borgo medievale circondato da mura e fortificazioni, sovrastato da una Rocca con la sua via Maestra dove si affacciano case, botteghe, la chiesa, fontane, e piazze.
Vicino all'ingresso del borgo medievale si trova una colonna che segna le piene del fiume Po e il livello dell'acqua raggiunto all'interno del Parco. Il 17 ottobre 1839 l'acqua raggiunse gli 88cm, e il 16 ottobre del 2000 i 58 cm.
Passando dal ponte levatoio si entra nel borgo e si trova la piazzetta col forno e una fontana costruita sulla pianta di una tipica fontana della Valle di Susa, nel cortile di Avignana si trova il pozzo del quindicesimo secolo, e nella piazza più grande si trova l'albero di melograno in ferro battuto (copiato dal castello di Issogne).
Sono 17 gli edifici che compongono il borgo, le botteghe artigianali sono presenti dal 1884, all'inaugurazione erano presenti la bottega del fabbro, del falegname, del vasaio, della tessitrice, dello speziale, il maniscalco, la merceria, la bottega della frutta e verdura, e una bottega di oggetti antichi, l'osteria e l'ospizio per accogliere i pellegrini.
Sono ancora attive quelle del fabbro e dello stampatore e il negozio di sovenir.
Disseminati all'interno del borgo si trovano 500 stemmi che rappresentano le famiglie dei Savoia, Challant, Monferrato e Saluzzo, Ti consiglio una visita al sito ufficiale dove cliccando sulla mappa soprirari tutti gli edifici: clicca qui
La Rocca è una copia di diversi caselli piemontesi e valdostani, composta da quattro piani;
il cortile della rocca è la copia del castello di Fénis - quello interrato ospita le prigioni,
- il piano terra con l'ingresso l'atrio, il cortile, il camerone dei soldati, cucine e sala da pranzo, ispirata a quella del castello di Strambino.
- al primo piano la camera del guardiano, un antilasa e la sala baronale, la camera da letto ispirata alla camera del re di Francia, l'oratorio, la camera della damigella e la cappella.
La rocca ha funzione più espositiva, dove arredi e attrezzature sono state riprodotte per simulare che fosse realmente abitata.
I Giardini:
Attraverso la tettoia delle armi da assedio si accede al Giardino delle delizie, comprensivo di orto e il Giardino dei Semplici. Il giardino riproduce un piccolo giardino medievale, con piante da fiore e dove vengono coltivate le erbe aromatiche e medicamentose.
6. il Castello del Valentino
E' un antica residenza sabauda: le prime notizie risalgono al XVI secolo, una piccola curiosità: alcune fonti storiche identificano l'origine della festa di San Valentino proprio nel parco, dove il 14 febbraio di ogni anno la nobiltà del tempo partecipava ad una festa galante in cui ogni dama chiamava Valentino il proprio cavaliere.
Il castello, inizialmente appartenuto alla famiglia Birago, fu venduto al duca Emanuele Filiberto di Savoia, nei secoli molti sono stati i passaggi di proprietà e rimaneggiamenti dei relativi abitanti. Dalla fine del 1940 il castello è di proprietà del Politecnico di Torino e dal 1997 è iscritto alla lista del patrimonio mondale dell'Unesco.
Alcune sale del primo piano, la sala dello Zodiaco, la cappella del Castellamonte che era stata murata agli inizi del XX secolo ma riscoperta durante i lavori di restauro, si possono vistare,
L'edificio è un ampio stile classicista di epoca barocca con forti influenze francesi. Il suo aspetto attuale è frutto di vari rimaneggiamenti, sorge su un area di circa un ettaro, solo l'edificio occupa 8000 mq, ha una pianta ad U, la facciata centrale con le sue regolari finestre sormontate da timpani neoclassici è la più antica.
8. Attrezzature e servizi
Lungo il fiume ci sono dei locali, dove poter mangiare un panino, non ci sono zone attrezzate per il picnic,
In Viale Ceppi c'e un parco giochi
Ci sono delle fontanelle di acqua potabile
2 sono le aree cani
E' illuminato durante la notte
Un pò carente la parte dei servizi igienici
8. Dove sostare in Camper
Quando andiamo a Torino sostiamo sempre all'area Grinto: clicca qui per tutti i dettagli
9. Come si raggiunge
Puoi raggiungere comodamente il parco in bici (anche dall'area Grinto costeggiando il Po)
in bus - 9, 16, 42, 45, 45barrato, 52 e 67
in auto - diversi posteggi
Ti aspetto nel canale Telegram "camperista semiseria" dove ci scambiamo tanti consigli e idee di viaggio https://t.me/camperistasemiseriailgruppo
Il parco del Valentino è stato tappa del tour Natalizio del gennaio 2020 che comprendeva la visita al Forte di Bard:
E poi qualche giorno di relax a Cogne
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